lunedì 19 dicembre 2016

Il dono dei Magi - O. Henry

Henry scrisse sempre e solo racconti e aveva un modo affascinante di scriverli. 
Dipingeva con le sue storie ironiche il mondo della gente comune e inventava dei geniali finali a sorpresa. I racconti di Henry, così realistici nel ritrarre la non sempre allegra America degli inizi del XX secolo, son sempre carichi di ottimismo e di sense of humor. Piacevoli da leggere, fanno sorridere e pensare.
"Il dono dei Magi" è il tenero ritratto di due giovani sposi molto innamorati alle prese con quanto di più caro hanno al mondo: James Dillingham vuol meravigliare sua moglie Della col regalo strepitoso che lei sogna da tempo e Della si ingegna per far fronte alle ristrettezze economiche che non le permettono di comperare la cosa che più occorre al suo James.
Ecco, in un brevissimo assaggio del racconto, la consegna dei regali.

Jim si trasse un pacchetto dalla tasca del cappotto e lo gettò sul tavolo. « Non fraintendermi, Della» disse. « Non penso che un taglio di capelli o una rasatura o uno sciampo possano rendere meno bella la mia ragazza. Ma se vorrai aprire quel pacchetto, capirai perché mi avevi fatto restare senza fiato ».
Candide dita ed agili lacerarono corda e carta. E poi un estatico grido di gioia; e poi, ahimè, un subito femmineo insorgere di isteriche lacrime e gemiti, che imposero l’immediato intervento di tutti i poteri consolatori del signore della dimora.
Giacché lì stavano i Pettini, tutta intera la serie dei pettini da porre sulla nuca e ai lati, che Della aveva a lungo vagheggiato in una vetrina di Broadway. Splendidi pettini, puro guscio di tartaruga con orli ingioiellati: e per l’appunto della tinta che si accordava alla splendida chioma svanita. Ed erano pettini di pregio, ella lo sapeva, ed il cuore li aveva bramati ed anelati senza alcuna speranza di possesso. Ora erano suoi, ma le trecce che dovevano adornarsi degli agognati ornamenti erano scomparse.
Ma se li strinse al seno, ed alla fine riuscì ad alzare i suoi occhi scuri e a sorridere mentre diceva: « I miei capelli crescono così alla svelta, Jim! ».
E poi Della si mise a saltare come un gattino scottato e gridò: « Oh! oh! ».
Jim non aveva ancora visto il suo bel regalo. Della glielo porse ansiosamente sulla palma aperta. Il prezioso metallo opaco pareva balenare del riflesso della sua anima luminosa ed ardente.





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